G7 Canada: il ritorno degli eventi sostenibili certificati. E in Italia?

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Dopo anni di stagnazione, il G7 del 2025 in Canada segna una svolta nella sostenibilità degli eventi internazionali. È il primo summit ad adottare nuovamente criteri rigorosi di carbon neutrality, ispirandosi a standard riconosciuti a livello globale. Un modello che offre spunti preziosi anche per l’Europa – e per l’Italia in particolare – dove gli eventi sostenibili a zero emissioni sono ancora rari, o solo di facciata.
Un G7 a emissioni zero: cosa ha fatto il Canada
L’organizzazione dell’evento ha seguito tre direttrici fondamentali:
ISO 20121:2024 – Lo standard internazionale per la gestione sostenibile degli eventi, applicato attraverso un audit in due fasi condotto da BSI Canada.
University of Calgary Sustainable Events – Un partner accademico per garantire coerenza scientifica e tracciabilità dei risultati.
TRUE for Events – Un sistema di valutazione specifico per eventi zero waste.
Tutte le attività sono state sottoposte a verifica indipendente, per garantire trasparenza e miglioramento continuo.
Le iniziative concrete adottate
Il G7 canadese ha promosso una serie di azioni misurabili e replicabili, tra cui:
Calcolo e riduzione delle emissioni tramite RETScreen, software sviluppato in Canada per la pianificazione e il reporting di energia pulita.
Strategia di compensazione CO₂ in collaborazione con l’Università di Calgary.
Assistenti AI per il riciclo, in grado di guidare i partecipanti nella corretta gestione dei rifiuti.
Borracce in alluminio riciclato distribuite ai partecipanti.
Compostaggio dei rifiuti alimentari con essiccatori professionali.
Riciclo creativo: plastica trasformata in arredi, scarti legnosi in biochar grazie a una PMI indigena.
Waste management potenziato attraverso il programma GoZero e la collaborazione con le comunità locali.
Infine, è stata effettuata una valutazione climatica di rischio e vulnerabilità, utile per prevenire impatti da eventi estremi come incendi o interruzioni logistiche.
E in Italia? Tante parole, pochi eventi sostenibili certificati
In Italia si moltiplicano gli eventi legati alla sostenibilità – conferenze, fiere, festival – ma quanti sono davvero a emissioni zero?
Molti si limitano a comunicazioni generiche o a iniziative parziali, senza alcuna metodologia certificata o reporting trasparente. In altri casi, le pratiche dichiarate non rispettano nemmeno i criteri di base (es. mancato calcolo della carbon footprint, compensazioni arbitrarie, mancanza di audit esterni).
La soluzione: eventi certificabili con eCO₂
Per colmare questo divario, ecosostenibile.eu® benefit company ha sviluppato la metodologia proprietaria Eco_Event, certificata da RINA, che integra ISO 20121 (eventi sostenibili), ISO 14064 (carbon footprint) e ISO 59004 (economia circolare). Questo approccio garantisce misurazioni precise ed una valutazione completa di qualsiasi tipo di evento, migliorando le performance ambientali, sociali e di governance (ESG).
Organizzare un evento sostenibile è possibile
L’esempio del G7 canadese dimostra che eventi a emissioni zero, verificati e trasparenti, sono realizzabili con strumenti adeguati, standard internazionali e un impegno sistemico.
In Italia serve un salto di qualità: dalla narrazione alla misurazione reale. Con strumenti come eCO₂, questo passo è finalmente alla portata di aziende, enti pubblici, fondazioni e organizzatori di eventi.
Christian Sansoni
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