Certificazioni ESG: suggerimenti per districarsi nella giunglaBLOGCertificazioni ESG: suggerimenti per districarsi nella giungla

Certificazioni ESG: suggerimenti per districarsi nella giungla

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Navigare nel mondo delle certificazioni ESG aziendali può sembrare un’impresa scoraggiante. Etichette, audit, standard e acronimi si moltiplicano, e la domanda sorge spontanea: da dove iniziare?

Christian Sansoni, co-founder di ecosostenibile.eu®, offre una visione chiara e realistica: “le certificazioni ESG sono come l’istruzione – non si parte con un dottorato, si cresce per gradi”. Un approccio graduale e strategico è spesso il modo più efficace per generare cambiamento e costruire maturità operativa nel tempo.

Il valore di ogni certificazione

Ogni certificazione ha uno scopo e un livello di complessità. Alcune sono punti d’ingresso, altre richiedono una revisione strategica profonda. Ecco alcuni esempi:

  • Fairtrade: sostenibilità nella filiera di approvvigionamento

  • BREEAM: edilizia sostenibile

  • ISO 9001 / 14001: gestione della qualità e ambientale

  • Ecolabel: prodotti e servizi a basso impatto ambientale

Ognuna di queste può rappresentare uno step importante nel tuo percorso ESG, purché scelta in base alla reale capacità organizzativa e agli obiettivi strategici dell’azienda.

Un percorso possibile in tre anni

Per iniziare a costruire un vero slancio verso la sostenibilità, Sansoni suggerisce un approccio progressivo, ad esempio:

Anno 1 – Avviare una certificazione ISO 9001 per la qualità
Anno 2 – Misurare la carbon footprint aziendale
Anno 3 – Implementare la ISO 14001 per la gestione ambientale

E nel tempo: allinearsi agli obiettivi SBTi (Science Based Targets Initiative) per la decarbonizzazione aziendale.

La guida di ACCREDIA: una bussola operativa

Per supportare le imprese, ACCREDIA ha pubblicato una guida che offre orientamento concreto, articolata in tre sezioni:

  • Mappatura degli ESRS (European Sustainability Reporting Standards)
  • Riferimenti normativi per professionisti della sostenibilità
  • Norme per Sistemi di Gestione

Scarica la guida QUI

Attenzione: rating ≠ certificazione

Un errore comune è confondere rating ESG e certificazioni. Sono strumenti differenti:

  • Il rating è un’attribuzione esterna di un punteggio (spesso da un’agenzia) sulla base di metriche e dati pubblici o comunicati.

  • La certificazione è un processo volontario che porta a una verifica da parte di un ente indipendente sul rispetto di requisiti normativi precisi.

I benefici delle certificazioni ESG sono tuttavia tangibili:

  • Maggiore accesso al credito
  • Punteggio più alto in gare pubbliche
  • Incentivi fiscali
  • Reputazione e brand trust
  • Appetibilità per stakeholder e investitori

Come possiamo aiutarti

La nostra piattaforma eCO2 è costruita su standard ISO ed è pensata per produrre report ESG certificabili da qualsiasi Ente Terzo, semplificando il lavoro dei team e migliorando la tracciabilità dei KPI.

Vuoi capire quale certificazione è più adatta alla tua azienda? Contattaci per una consulenza personalizzata: