Registro nazionale dei crediti di carbonio forestali: trasparenza, fiducia e valore per i territoriBLOGNEWSRegistro nazionale dei crediti di carbonio forestali: trasparenza, fiducia e valore per i territori

Registro nazionale dei crediti di carbonio forestali: trasparenza, fiducia e valore per i territori

Condividi questo post

Il Registro Nazionale dei Crediti di Carbonio Forestali: un’Infrastruttura necessaria e un valido un punto di partenza

Con l’istituzione del “Registro pubblico dei crediti di carbonio generati su base volontaria dal settore agro forestale nazionale”, l’Italia compie un passo decisivo per regolamentare e valorizzare il potenziale di assorbimento di CO2 delle proprie foreste. 

Ogni volta che nasce un “registro ufficiale”, il dibattito tende come sempre a polarizzarsi: da un lato l’entusiasmo per un processo di maggiore trasparenza, dall’altro i timori di eccessiva burocrazia e costi. La verità, come spesso accade, sta nel mezzo ed estrema importanza avrà la capacità di questo strumento di diventare una vera “trusted infrastructure”.​

Il cuore del provvedimento non è un mero dettaglio tecnico, ma un principio: rendere leggibile e affidabile il mercato domestico dei crediti forestali, superando la frammentazione e i rischi di greenwashing di un mercato precedentemente non strutturato. L’obiettivo è creare un linguaggio comune tra amministrazioni, proprietari, gestori e imprese acquirenti per valorizzare la gestione forestale sostenibile.​

Il Modello Italiano alla Prova del Mercato Globale

Un’analisi comparata del nuovo quadro normativo con le migliori pratiche internazionali, come gli standard Verra o Gold Standard, e con il nascente EU Carbon Removal Certification Framework (CRCF), evidenzia un impianto solido ma con precisi margini di evoluzione.
Provando ad esercitarsi in una prima e necessariamente superficiale SWOT-analysis, troviamo i seguenti indicatori:

Punti di Forza (Strengths):
Il principale elemento di forza è la struttura di governance pubblica. L’affidamento del registro al CREA e il coinvolgimento di ISPRA e Regioni assicurano un controllo istituzionale e una tracciabilità pubblica che si distinguono dagli standard internazionali, spesso privati. Questo, unito a criteri rigorosi come il triplice test di addizionalità e l’approccio MERC per le aziende acquirenti, alza l’asticella della qualità e riduce i rischi reputazionali per chi compra.
L’effetto atteso potrebbe essere una maggiore bancabilità dei progetti.​

Punti di Debolezza (Weaknesses):
Tuttavia, emergono anche delle criticità. La complessità burocratica e l’onere documentale per la misurazione, il monitoraggio e la verifica (MRV) potrebbero risultare eccessivi, specialmente per i piccoli proprietari forestali. A questo si aggiunge l’eterogeneità territoriale: non tutte le aree partono con la stessa dotazione tecnica e amministrativa per affrontare l’iter. Un altro punto debole riguarda la definizione delle baseline (scenari di riferimento), che, se ancorate solo alle normative vigenti, rischiano di premiare interventi poco ambiziosi e generare crediti con una bassa addizionalità reale.​

Opportunità (Opportunities):
Il registro si inserisce in un contesto favorevole. L’allineamento con il quadro di certificazione europeo (CRCF) è l’occasione per posizionare l’Italia come pioniere nella generazione di crediti di alta qualità. Questo può favorire la domanda di crediti “made in Italy” e valorizzare i co-benefici territoriali, come la prevenzione incendi, la tutela fitosanitaria e il sostegno alle filiere locali del legno. Per i territori, significa legare la qualità della gestione a ricadute economiche misurabili.​

Minacce (Threats):
I rischi climatici (incendi, tempeste, parassiti) rappresentano una minaccia diretta alla permanenza degli assorbimenti. Sebbene il sistema di buffer (accantonamento di crediti a garanzia) sia una misura corretta, la sua efficacia dipenderà da una calibrazione basata su modelli di rischio dinamici. 

Dai Principi alla Pratica: Esempi Concreti di Impatto

L’impatto del Registro diventa tangibile quando si osservano casi reali :​

  • In Val Comelico, dopo le ferite di Vaia e del bostrico, la generazione di crediti si può integrare con la ricostituzione forestale e la riduzione del rischio idrogeologico.
  • In Toscana, su grandi proprietà, pratiche selvicolturali come l’allungamento del turno possono generare un flusso pluriennale di crediti, se inserite in piani misurabili.
  • In Umbria, la combinazione di fasce antincendio e interventi mirati mostra come la “buona gestione” si traduca in metriche ambientali e in una “cedola” economica nel tempo.

Il Passo Successivo: Trasformare l’Opportunità in Risultati

Il Registro è un’infrastruttura di funzionamento, ma per operare richiede piani solidi, dati tracciabili e verifiche rigorose. Per trasformare questa novità in risultati misurabili per i territori, sono inoltre necessari passi concreti:​

  1. Semplificazione e Supporto: Creare “sportelli unici” regionali per guidare i proprietari, specialmente i più piccoli, e incentivare l’aggregazione di progetti per ridurre i costi.​
  2. Rendere le Baseline più Ambiziose: Evolvere verso scenari di riferimento dinamici e basati sulla performance, per garantire una maggiore integrità ambientale dei crediti.
  3. Valorizzare i Co-benefici: Comunicare in modo trasparente gli impatti positivi su biodiversità e resilienza per posizionare i crediti italiani come un prodotto “premium”.
  4. Scegliere il Giusto Partner Tecnico: La scelta di un partner qualificato, capace di integrare pianificazione forestale, MRV e governance, diventa cruciale per rendere un progetto realmente pronta per il Registro e navigare la complessità del sistema.​

Un dialogo informato tra istituzioni, tecnici, proprietari e partner è il modo migliore per trasformare le linee guida in un motore di sviluppo sostenibile, generando valore misurabile per il clima, le foreste e le comunità locali.

Vuoi capire se il tuo progetto forestale è “Registro-ready”?

Con ecosostenibile.eu puoi:

  • valutare la fattibilità tecnica ed economica del tuo progetto agro-forestale;

  • accedere a un percorso di MRV standardizzato e certificabile;

  • stimare i crediti potenziali secondo gli standard riconosciuti e la normativa italiana.

Contattaci per una consulenza tecnica o per avviare la fase di pre-analisi: